I caratteri di Teofrasto

 

Psicologi, insegnanti, ma anche persone comuni con spirito di osservazione, ti assicureranno che un carattere è già formato a 5 anni. Il carattere è appunto ciò che ci caratterizza, è l'insieme delle nostre caratteristiche, dei nostri tratti predominanti, delle cose che preferiamo e delle cose che evitiamo. Le nostre debolezze e le nostre virtù. È la nostra identità.

Nel suo libro "I caratteri", l'antico filosofo Teofrasto (ca 371 – ca 287 a.C.) si concentra sulle debolezze degli esseri umani, su ciò che non va in alcune persone. A 40 anni, la maggior parte delle mie amiche ha iniziato a lamentarsi del fatto che si stavano lentamente trasformando nelle loro madri. La nuova, più comune, caratteristica era che si lamentavano troppo di tutto, esattamente come le loro madri prima di loro. Quello che avevano odiato maggiormente delle loro madri, le lamentele senza fine, l'atteggiamento scontroso, le accuse ai loro mariti e ai figli, lo facevano ora loro stesse.

Teofrasto non parla di donne nei suoi Caratteri; al suo tempo, erano più o meno invisibili. Ancora secoli dopo, i personaggi più famosi del drammaturgo francese Molière (1622-1673) erano uomini, come il Misantropo Alceste o l'Avaro Harpagon e il Malato immaginario Argan. Molière ha scritto sulla moralità ipocrita della sua epoca, presentandoci questi protagonisti sotto una luce comica.

È incredibile quanto sia moderno il testo di Teofrasto. Le persone non sono cambiate affatto negli ultimi duemila anni. I loro bisogni, le loro tendenze, la loro incapacità di controllare i propri difetti rimangono gli stessi. Teofrasto analizza i 30 tipi di carattere con notevole senso dell'umorismo. La maggior parte di loro ha più o meno gli stessi punti deboli. Sono troppo egoisti o troppo scortesi con gli altri. Sono chiacchieroni o adulatori o tirchi. Uno dei personaggi descritti dirà sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Un altro è così superstizioso che se vede un gatto attraversare la strada davanti a lui, non camminerà più a meno che non arrivi qualcun altro e passi prima di lui. Se non compare nessuno, dovrà lanciare tre pietre sul punto che il gatto ha calpestato.

Un altro personaggio non è mai soddisfatto, ha sempre un commento negativo. Quando la sua amante lo bacia, le dice: «non sono sicuro che questi baci vengano sinceramente dal tuo cuore»; quando qualcuno viene ad annunciargli la nascita di suo figlio, lui risponde: «ma attenzione, ora anche metà della mia fortuna è andata». C'è molto da imparare dai personaggi di Teofrasto per quanto riguarda la vita e le abitudini nell'antica Atene. Ad esempio, gli uomini eleganti erano soliti rimuovere i peli dal petto o dalle ascelle perché i vestiti lasciavano scoperte queste parti del corpo e i peli non li avrebbero fatti sembrare belli. Inoltre, gli antichi greci non avevano cuochi a casa; le loro mogli erano solite cucinare, con cuochi professionisti chiamati solo per banchetti ufficiali. Più tardi, al tempo di Alessandro Magno, i ricchi iniziarono ad assumere cuochi. Un cuoco, come raffigurato nelle commedie dell'epoca, era un truffatore, ingordo e ladro.

Il carattere è davvero una cosa complicata. In greco moderno, c'è una frase che dice: "Non giudicare gli altri in base alla conoscenza che hai di te stesso".

Se sembri un pollo spaventato, non credere che tutti siano così pieni di paura come te. Se sei un piccolo mascalzone pettegolo, non dare per scontato che tutti si divertano a parlare degli altri alle loro spalle come fai tu. Allo stesso modo, se hai una natura eroica e coraggiosa, pensaci due volte prima di dare per scontato che la maggior parte delle persone che incontri sia buona come te. O per citare le parole di Teofrasto nella prefazione del suo libro: "Spesso prima d'ora ho applicato i miei pensieri alla domanda sconcertante - una, probabilmente, che mi lascerà perplesso per sempre - perché è che, mentre tutta la Grecia giace sotto lo stesso cielo e tutti i greci sono istruiti allo stesso modo, ci è capitato avere caratteri così variamente costituiti?". La domanda vale non solo per la Grecia, ma per il mondo intero. Per gli 8 miliardi di persone con le loro diverse caratteristiche. Forse la risposta si trova in questo piccolo libro scritto tanti secoli fa.

https://leipglo.com/2018/11/22/character-ancient-greeks/

Vorrei ringraziare Gennaro Cretella per la revisione del testo in Italiano.

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